Sapete perché il Passo San Boldo è chiamato “Strada dei 100 giorni”?
Era il 1918.
L’Impero Austro-Ungarico aveva bisogno di rinforzare il proprio fronte sul Piave, in previsione dell’ultima grande offensiva contro l’esercito Regio italiano,
Serviva un passaggio rapido per soldati e artiglieria.
Così dall’1 febbraio all’1 giugno vennero impiegati 7000 operai (soldati, prigionieri e popolazione locale) che riuscirono in un’impresa davvero epocale: ricavare una strada di ben 5 gallerie scavate nella roccia in un tratto di montagna proibitivo… in soli 100 giorni.
Tutti sappiamo come andò a finire.
La strada che doveva servire per sottomettere l’Italia fu la via di ritirata dell’Impero, sconfitto prima sul Piave nella Battaglia del Solstizio e infine nella Battaglia di Vittorio Veneto.
Oggi quella stessa strada è simbolo di unione.
L’inizio di un percorso che dal trevigiano ci porta verso l’Austria, nemici di allora ma amici di oggi, uniti nel progetto di un’Europa unita.
E voi cosa ne pensate di questa strada spettacolare? Quando l’avete percorsa l’ultima volta?